MACHINE DRIVEN DEVELOPMENT

Sto lavorando ad un’idea… diciamo pure un esperimento: “sviluppare codice in funzione della macchina“. In altre parole con il mio laptop (con linux) sviluppare prevalentemente frontend mentre con il fisso (con windows) dedicarmi alla controparte server. Il mio portatile è configurato con elementary OS Freya (basata su ubuntu LTS 14.04), visual studio code, node.js, npm, gulp e bower. Il fisso invece ospita il mio ambiente di sviluppo (visual studio 2015 enterprise) su una wm con windows 10.

I progetti di test che sto portando avanti sul portatile sono due: un’app angular.js (creata a partire da un template installato con yeoman) e un’app basata su ionic framework. Sono due scheletri e più che altro mi servono per capire alcune dinamiche dello sviluppo frontend. L’obiettivo, giusto per “connettere i due mondi” è quello di sviluppare un set di api con .net (ovviamente sul fisso) pubblicarle su azure e consumarle dalle due app. Niente di trascendentale quindi, ma un ottimo modo per “aprire la mente” e fare cose diverse in ambienti diversi.

Sicuramente la parte frontend si può fare anche su windows ma quello che sto vedendo in modo chiaro è che su linux risulta tutto più immediato, addirittura più semplice.

Staremo a vedere…